Gli svantaggi dell'Euro
 
 
 
Ho pensato di fare un riassunto critico degli svantaggi basandomi solo su dati storici e statistici. Puoi segnalare all'email che è in fondo altri svantaggi: qui non siamo sposati a nessuna idea e non abbiamo paraocchi. 
Mi raccomando prima leggi i vantaggi dell'Euro (anche se credi di saperli già) 
 
Non esiste più il libero mercato dei cambi; il Marco tedesco non si rivaluta più 
E' utile partire di qui perché è una cosa oggettiva che ricordano tutti quelli vissuti anche ai tempi della Lira. 
I prodotti tedeschi erano molto cari. 
Il marco tedesco si rivalutava ogni anno (o, visto dal lato tedesco, tutte le valute si svalutavano rispetto al marco). 
Nella decisione di acquisto di un'auto, pur essendo noi sempre stati tradizionalmente esterofili, spesso non si comprava un'auto tedesca perché era (al confronto) proporzionalmente più cara, e inoltre i ricambi sarebbero stati sempre molto più cari. 
Il fatto che il Marco tedesco non si rivaluti più (e la compressione dei salari) ora invece rende più economici i prodotti tedeschi. Non è un caso che Lancia e Alfa siano state sostituite da Audi e BMW. 
Abbiamo accennato alla compressione dei salari e stiamo parlando in particolare di Germania perché è stato fissato anche il cambio con il Franco francese e molte altre monete, ma in quasi tutti i casi è successo che gli stipendi dei loro lavoratori sono aumentati, e questo un po' ha compensato la debolezza relativa della nuova moneta. Gli industriali tedeschi invece hanno barato, non solo non hanno aumentato gli stipendi ma hanno persino creato i minijob (lavoratori disponibili a un costo slealmente basso, ottenuto scaricando indirettamente i costi previdenziali sullo Stato).  
L'elite tedesca non ha cioè distribuito il surplus che già generava tramite la mancata rivalutazione del marco (chissà, forse se avessero dato più soldi ai loro dipendenti essi li avrebbero potuti spendere anche in prodotti italiani) ma l'ha tenuto o l'ha usato per erogare credito al consumo e generare altro surplus in una specie di schema di Ponzi che, come accaduto in Grecia, prima o poi finisce male. 
Nonostante il cambio nominale tra Italia e Germania sia ovviamente 1:1, gli economisti possono misurare il cambio reale, e al momento attuale la Germania non solo non sta più rivalutando, ma ha raggiunto una svalutazione del 20% rispetto all'Italia (ma come, non eravamo noi quelli brutti e cattivi che svalutano?). 
 
Non si svaluta più la moneta, si svalutano i salari 
Non potendo più compensare le differenze tra i Paesi con il cambio, quello che prima si poteva ottenere svalutando la moneta ora si deve ottenere abbassando i salari. 
Il luogo comune, purtroppo, considera queste due cose equivalenti. 
Anzi, il luogo comune la svalutazione della moneta (che considerano certa - senza pensare che se qualcuno ci permette di tenere la nostra moneta più su di quel che dovrebbe stare, non lo fa gratis o per bontà, ma perché gli conviene) la considera peggio della svalutazione dei salari (forse perché si illudono di poterci sfuggire: non hanno guardato la Grecia dove i tagli hanno raggiunto anche le pensioni) 
Ristabilendo una corretta valutazione economica, i fatti e le misure economiche dicono che la svalutazione della moneta è largamente preferibile alla svalutazione dei salari. 
Svalutando la moneta infatti i beni stranieri diventano *immediatamente* più cari (e i beni italiani immediatamente più convenienti all'estero) e quindi si riequilibra la bilancia commerciale diminuendo le importazioni e aumentando le vendite di beni nazionali. Il costo dei beni nazionali rimane circa costante, gli esteri aumentano, i nostri compatrioti sono "invogliati" all'acquisto di beni nazionali, viene frenata l'emorragia di capitale verso l'estero. 
Svalutando invece i salari si può solo sperare che i beni nazionali, resi in questo modo meno costosi, siano più appetibili all'estero; ma tutto questo non succederà istantaneamente e visto che la gente in tasca ha la moneta forte può già acquistare i beni esteri che già sono meno cari. Inoltre, visto che la svalutazione dei salari sarà graduale e toccherà alcuni comparti prima di altri, i consumi di chi non è ancora colpito potranno continuare a premiare prodotti esteri. 
Questo fa sì che, intanto che si aspetta, alcune industrie nazionali chiudono per non più riaprire (tanto per dirne una la Grecia aveva una volta una -seppur piccola- industria automobilistica) e quindi alcuni prodotti esteri diventano necessari, ma si hanno sempre meno soldi per comprarli. Salari minori poi vogliono dire minori entrate per l'erario e quindi minori servizi erogabili. 
Non parliamo poi del debito pubblico in quella che praticamente è diventata una valuta estera (quindi un debito reale e non uno strumento patriottico), e senza la possibilità di monetizzare, il che fa diventare l'ingresso fiscale un qualcosa di necessario e non più uno strumento di riequilibrio sociale (come accennato anche nella pagina sul debito, uno Stato sovrano che stampa una buona moneta a corso forzoso non ha realmente bisogno di soldi). 
 
Non si può reagire istantaneamente a choc esterni, e si prendono grandi mazzate in caso di crisi 
Per quanto illustrato sopra, il meccanismo di svalutazione dei salari è lento e farraginoso e difficile. Quando succede una crisi finanziaria, agire immediatamente sul cambio (per esempio la Sterlina ha svalutato anche del 15-20%, e in pochissimo tempo, per reagire alla crisi 2009; idem la Corona Svedese e altre monete UE ma non Ez) consente invece risparmi di denaro dell'ordine di decine se non centinaia di miliardi. 
Uno strumento efficace a cui abbiamo rinunciato volontariamente! 
 
Non esiste più il rischio di cambio 
Cos'è il rischio di cambio? Se nel 1980, o forse meglio nel 1993 (non so se c'era già nel 1980), la Volkswagen Bank ti prestava delle lire per comprare una Volkswagen, be', era sicura che alla scadenza del prestito avrebbe avuto più lire, ma.... per via della rivalutazione del marco, avrebbe potuto ricevere sì più lire ma... meno marchi! Una bella fregatura per loro, e un bel freno alla vendita di prodotti tedeschi. 
Ora che il cambio è fisso, il prestito in Euro (Marchi) lo devi restituire in Euro (Marchi) e non più Lire, Pesetas o Dracme. Niente più rischio per loro. 
Come ben sanno i greci.... E gli spagnoli e i portoghesi ecc ecc ecc. E anche noi, anche se per adesso l'abbiamo assaggiato solo in Veneto ed è stato fatto passare tutto come un magna magna.... 
Il fatto che non esista più il rischio di cambio è purtroppo in pratica un incentivo a fare "cattivi prestiti", e il fatto che nel 2011 le cattive banche che hanno fatto cattivi prestiti (se non vado errato 80mld di esposizione banche francesi in Grecia, 45mld banche tedesche; 20mld banche olandesi; quasi nulla banche italiane) siano state salvate dal "Fondo salva stati" (= i contribuenti europei hanno salvato agratis le banche del Nord che hanno fatto i soldi indebitando a morte i greci per vendergli prodotti del Nord) è un altro incentivo. 
Per la gente comune questo è senz'altro un'altro svantaggio dell'Euro. 
 
L'Euro ci concede di avere bassi interessi sul debito pubblico, creando un falso senso di sicurezza 
Il debito pubblico quando emesso da uno Stato sovrano nella sua propria valuta, non è un vero debito. Lo Stato non è un padre di famiglia, e potendo stampare denaro non ha bisogno di soldi. In pratica si emette debito per convogliare il risparmio e mantenerlo dentro la nazione. 
Purtroppo però con l'Euro (e a dirla tutta già con la Banca Centrale indipendente) lo Stato non può stampare alcunché; quindi avere interessi bassi significa essere invogliati a fare debito, ma fare debito che non possiamo monetizzare... quali che siano gli interessi non è tanto una bella cosa. 
Quindi che gli interessi siano bassi e sia più facile fare debito è uno svantaggio perché ci mettiamo da soli un cappio attorno al collo. Un cappio molto chic magari. 
 
L'Euro conserva valore, non come la Lira, l'inflazzzione, ecc. 
Se pure fosse vero (e nella pagina sui vantaggi sono espressi i relativi dubbi), la percezione della scarsa affidabilità della Lira come strumento di conservazione del valore ha portato negli anni gli italiani a investire diversamente i soldi, per esempio comprando casa; il che è brutto per la cementificazione dell'Italia, ma è stata fonte di business e di lavoro. Altri hanno invece investito in azioni o altri strumenti, cosa che significa alla fine creare lavoro. Quindi la Liretta in realtà è stata molto più utile di quello che abbiamo sempre pensato. 
Se invece basta (o si ritiene che basti) conservare l'Euro in banca per non avere alcuna perdita e conservare il proprio capitale, allora l'Euro starà in banca (il denaro non circola, l'economia crolla). 
 
 
Ok questa è una bozza veloce, spero di aver scritto tutte le cose principali. Mi sono perso qualcosa? Scrivimi a: 
 
 
 
 
commenti by Disqus  
 
 
 
 










 
 
 
 
 
 
(C) 2018 Zio Paperone.com - All rights reserved